Antonio Gramsci
1891 - 1937
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L'autore
Antonio Gramsci, politico et filosofo italiano nasce ad Ales (Sardegna) il 22 gennaio 1891. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita. Gramsci muore il 27 aprile 1937. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne.
«Io sono stato abituato dalla vita isolata, che ho vissuto fino dalla fanciullezza, a nascondere i miei stati d'animo dietro una maschera di durezza o dietro un sorriso ironico. Ciò mi ha fatto male, per molto tempo: per molto tempo i miei rapporti con gli altri furono un qualcosa di enormemente complicato.»
Le opere
I giornali e gli operai (1916) Pietro Gavosto (1916) La città futura (1917) Carattere (1917) La rivoluzione contro il Capitale (1917) Un anno di storia (1918) Bilanci rossi (1919) La taglia della storia (1919) Democrazia operaia (1919) La conquista dello stato (1919) Cronache dell'Ordine Nuovo (1919) Lo sviluppo della rivoluzione (1919) Ai commissari di reparto delle Officine Fiat centro e brevetti (1919) I sindacati e i consigli (I) (1919) I sindacati e la dittatura (1919) La piccola borghesia (1919) I sindacati e i consigli (II) (1920) Operai e contadini (1920) Lo strumento di lavoro (1920) Per un rinnovamento del partito socialista (1920) Il partito comunista (1920) Scissione o sfacelo? 1920) Gli Arditi del Popolo (1921) Fuori della realtà (1921) Il carnefice e la vittima (1921) Il movimento torinese dei C. di F. (1921) Il popolo delle scimmie (1921) Illusioni (1921) La Confederazione Generale del Lavoro (1921) La guerra è la guerra (1921) La smorfia di Gwynplaine (1921) La tattica del fallimento (1921) Un monito (1921) Uomini in carne e ossa (1921) Insegnamenti (1922) Conferenza di Como (1924) Contro il pessimismo (1924) Il Partito del proletariato (1924) Lettere da Vienna (1924) Né fascismo né liberalismo: soviettismo! (1924) La situazione interna del nostro partito ed i compiti del prossimo Congresso (1925) Sull'operato del Comitato centrale del partito (1925) Contro lo scissionismo frazionistico, per l'unità ferrea del Partito (1925) Critica sterile e negativa (1925) Dopo lo scioglimento del «Comitato d'Intesa» (1925) Il partito combatterà con energia ogni ritorno alle concezioni della socialdemocrazia (1925) Il partito si rafforza combattendo le deviazioni antileniniste (1925) Intervento nella commissione politica (1925) La volontà delle masse (1925) L'organizzazione base del Partito (1925) L'organizzazione per cellule e il II Congresso mondiale (1925) Massimalismo ed estremismo (1925) Opinioni nelle file del Partito (1925) Per una preparazione ideologica di massa (1925) Volontà delle masse e volontà dei capi opportunisti (1925) Tesi di Lione (1926) Cinque anni di vita del partito (1926) Lettere dal carcere (1926 -1937) Quaderni del carcere (1929-1935)
Appendice
Antonio Gramsci (Wikipedia) |
