Tommaso Campanella
1568 - 1639
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La città del sole
Testo:Tommaso Campanella, La città del solea cura di Massimo Baldini, Roma, 1995
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Campanella vagheggiava una grande riforma politico-spirituale che sanasse la frattura luterana e ricostruisse l'impegno universale della Chiesa. Modello della «renovazion del secolo», la Città del sole si ispira alle analoghe utopie politiche di Platone e di Tommaso Moro. I solari vivono in una repubblica «naturale» retta da un re-sacerdote (il «Metafisico») e da tre magistrati (Pon, Sin, Mor, rispettivamente potenza, sapienza e amore, che simboleggiano le tre primalità dell'essere teorizzate nella «Metaphysica». La concezione campanelliana della politica, fondata su una visione etico-religiosa e cosmico-magica, cioè insieme naturalistica e astrologica, si oppone decisamente al machiavellismo e ai teorici della ragion di stato rivelando quell'intreccio di nuovo e antico che caratterizza l'intera tutta la sua opera. (Biblioteca LiberLiber 1994)
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