Raffaello Sanzio
1483 - 1520
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Lettera al Francia
1508
Testo:Raffaello Sanzio, Tutti gli scrittied. E. Camasasca, Milano 1956
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Francesco Francia, Autoritratto ?
Messer Francesco mio caro.
Ricevo in questo punto il vostro ritratto, recatomi da Bazotto, ben condizionato e senza offesa alcuna, del che sommamente vi ringrazio. Egli è bellissimo, e tanto vivo che m'inganno tallora, credendomi di essere con esso voi e sentire le vostre parole; pregovi a compatirmi, e perdonarmi la dilazione e longhezza del mio che, per le gravi e incessanti occupazioni, non ho potuto sin ora fare di mia mano, conforme il nostro accordo, ché ve l'avrei mandato fatto da qualche mio giovine, e da me ritocco, che non si conviene, anzi converiasi, per conoscere non potere aguagliare il vostro. Compatitemi per grazia, perché voi bene ancora avrete provato altre volte che cosa voglia dire esser privo della sua libertà, e viver obligato a patroni, che poi etc. Vi mando intanto, per lo stesso, che parte di ritorno fra sei giorni, un altro disegno, ed è quello di quel «Preseppe», se bene diverso assai - come vedrete - dall'operato, e che voi vi siete compiaciuto di lodar tanto, sì come fate incessantemente dell'altre mie cose, che mi sento arrossire, sì come faccio ancora di questa bagatella, che voi vi goderete, perciò, più in segno di obbedienza e d'amore, che per altro rispetto; se in contracambio riceverò quello della vostra istoria della «Giuditta», io lo riporò fra le cose più care e preziose.Monsignor il datario aspetta con grand'ansietà la sua «Madonella», e la sua grande il cardinale Riario, come tutto sentirete più precisamente da Bazotto; io pure le mirerò con quel gusto e sodisfazzione che vedo e lodo tutte l'altre, non vedendone da nissun altro più belle, e più divote e ben fatte. Fatevi intanto animo, valetevi della vostra solita prudenza, e assicuratevi che sento le vostre afflizioni come mie proprie; seguite d'amarmi, come io vi amo di tutto cuore.
Roma, il dì 5 di settembre 1508.A servirvi sempre obligatissimoil vostro Rafaelle Sanzio.
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Francesco Francia, nato Raibolini ma detto il Francia (Zola Predosa o Bologna, 1447-1449 circa – Bologna, 5 gennaio 1517), è stato un pittore, orafo e medaglista italiano, attivo a Bologna. Ha lavorato in collaborazione con Lorenzo Costa, influenzato dal suo stile e da quello di Ercole de' Roberti fino al 1506 quando il Francia diviene pittore di corte dei Gonzaga a Mantova, da quel momento sarà influenzato dal Perugino e Raffaello. (Wikipedia) |