Leonardo da Vinci
1452 - 1519
|
Scritti scelti
Favole
|
______________________________________________________________________________
|
|
XXIX[La pulce]Atl. 119r.a
Dormendo il cane sopra la pelle di un castrone, una delle sue pulci, sentendo l'odore della unta lana, giudicò quello doversi essere loco di migliore vita e piùsicura da' denti e unglia del cane che pascersi del cane, e sanza altro pensieri, abbandonò il cane, e, entrata intra la folta lana, cominciò con somma fatica a volere trapassare alle radici de' peli. La quale impresa, dopo molto sudore, trovò esser vana, perché tali peli erano erano tanto spessi che quasi si toccavano, e non v'era spazio dove la pulce potessi saggiare tal pelle; onde, dopo lungo travaglio e fatica, cominciò a volere ritornare al suo cane, il quale essendo già partito, fu costretta, dopo lungo pentimento, amari pianti, a morirsi di fame. |